Il PALIO 2017

Scampate vince il Palio 2017

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 1° Semifinale.
Il Cerro 1:01
Cantone 1:11
Nota: Caduta della portantina di Cantone.

2° Semifinale
Tripoli 1:04
Scampate 00:58

Palio dai Putin
Il Cerro + Tripoli battono Scampate + Cantone

Finalina
Cantone 1:01
Tripoli 1:03
Nb Cantone penalizzata per un cambio irregolare zona ovest. Cantone 4°, Tripoli Terza.

Finale
Scampate 00:56
Cerro 1:01
Note: La putela del Cerro cade nell’ultimo giro di balla, in situazione di perfetta parità.

 

SQUADRE 2017

Cantone 

Putèla Greta Vannini 

Benny Arku (Cap)
Ben
Andrew
Fabien
Guazzetti Samuele
Guazzetti Riccardo

Tripoli

Putèla Alice Grossi

Melioli gabriele (Cap)
Morini Enrico
Cammellini Fausto
DelMonte Mattia
DelMonte Pietro
Gandino Umberto

 Il Cerro

 Putèla Veronica Ronzoni

 Grasselli Davide (Cap)
Tirelli Andrea
Farioli Michele
Farinelli Andrea
Farinelli Alex
Andreoli Daniele 

Scampate

Putèla: Cacciavellani Martina

Bezzi Alex (Cap)
Davoli Andrea
Bolognesi Marco
Braglia Pietro
Braglia Davide
Bertolini Giovanni

 

IL XIV PALIO – 20 settembre 2015

Il giorno dei giorni per i Montecavolesi non è certamente Campovolo, ma è la domenica della Sagra. Messa, giochi gnocco, 4 serate eccezionali sulle spalle ed.. eccolo, il grande atteso…il Palio.
Ore 17 tutto già pronto sul sagrato.

IMG_20150920_170511Bambini eccitati per il Palio di Putin, organizzatori, cavalli, Vessilli, contrade, tifosi, pop corn e tamburi. Il meteo aveva messo acqua ma di nuvole nemmeno l’ombra. Palio non bagnato ma comunque palio fortunato in una sagra climaticamente fortunata. I cantonaioli si guardano mentre si sfidano, si preparano, li vedi corricchiare e spiegare minuziosamente le istruzioni alle putele. Tra il pubblico si comincia già col chiacchiericcio: “Scampate..beh scampate…”. “No ma quest’anno il Cerro li ho visti bene..”. “Cantone ha una squadra nuova, vedrai che non mollano”. “Tripoli è da una vita che è outsider, secondo me..”. Lo speaker emozionale Fabio ridisegna un nuovo concetto di telecronaca, unendo storia, tradizione, interviste e cose che non c’entrano nulla, ma oramai il Fabio Caressa del Palio si fonde in una cosa sola durante la carriera del palio. I bambini intanto accompagnati dalle instancambili tate della Don Silvio Castagnini ci riportano verso un sano e antico divertimento.

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L’adunata comincia con qualche minuto di ritardo, manca l’asino.. e molti si sentiranno chiamati in causa, ma no.. proprio manca l’asino che dovrà trasportare il capitano di Cantone con annessa Pala del bergamino. Quest’anno la fortunata vestitura capita a Dario Alberoni, capitano per i padroni di casa, colpevoli di essere giunti ultimi lo scorso anno.
Don Pierluigi con il pollice comunica che di asini ce n’è già a sufficienza e quindi anche senza asino a 4 zampe (che arriverà di li a poco), il palio s’ha da cominciare. Prende il microfono e esegue la tradizionale benedizione che quest’anno, trattandosi di anno giubilare, aveva la valenza di indulgenza, in particolare per i peccati commessi tra cantoni differenti.
Sullo squillante canto delle chiarine è tempo per il maestro di campo Boschini disegnare un perfetto corteo dalla parrocchia al centro del paese. Quest’anno tutti col naso all’insù perché ad accompagnare e riprendere il palio c’era un drone magistralmente guidato dalla DR1 delle esperte mani di Ametta-Boschini. Davide Braglia sale sul cavallo portando il Palio 2015, che come da tradizione è stato impeccabilmente dipinto dalla Professoressa Marinella. Quest’anno però, dopo tanti anni di rigida imposizione clericale, cambia il formato del palio e il vessillo diventa 3×1,5 mt. contro i 4×1 circa delle precedenti 13 edizioni.
“Nel palio c’è già scritto il vincitore” dicono gli anziani, e quello di quest’anno raffigura il creato, la terra, il sole le stelle e la natura. Praticamente un’ode a Scampate. Questi i presagi.
Tempo di arrivare in piazza del vate, al tempo Matteotti, ed ecco vedere le squadre preparare le proprie tattiche.
Tutto è pronto per l’inizio. Nel frattempo diverse ragazze, le cosiddette “pop-girl”, novità 2015, distribuiscono pop-corn “home-made” e bere a tutti i presenti. Il mossiere Del Monte inizia a scaldare la sua pistola, ed è il segnale che da li a poco il tutto comincerà.

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Prima semifinale Cantone – il Cerro.

Il Dirigente Diana aveva scelto il Cerro come squadra da battere scegliendo il lato interno della pista. Ci avrà visto lungo? Forse poco importa.. perché lui a correre, non ci sarà.
Pronti via, Cantone effettivamente parte davanti, anche al primo cambio la situazione è di leggero vantaggio. Al primo passaggio sul rettilineo dei finanzieri, qualche metro separa i rossi dal Cerro. Si arriva al cambio e già qualcosa si intravede che non funziona. Il cerro riparte quasi appaiato e sul secondo rettilineo, con la nuova formazione distacca nettamente la squadra dei padroni di casa. Si arriva all’ultimo cambio con un vantaggio.. leggero ma significativo, nessuna sbavatura e manche conclusa in 1:05:25 con i tifosi del Cerro in tripudio. Cantone vede svanire nel nulla la possibilità di effettuare il doplete Coppa Cantoni – Palio, come riuscito nel 2008. Per il Cerro obiettivo finale raggiunto, ma qualche passaggio nella gara non è funzionato alla perfezione.

Seconda Semifinale Tripoli-Scampate.

Ovvero Davide contro Golia. Ma che Davide però! Tripoli parte bene, ma in leggero svantaggio, ma ogni svantaggio viene colmato dalla putela Alice che si prodiga per azzerare questa differenza. Nel secondo cambio poi compie il miracolo e le due portantine sono quasi pari. Scampate però ha il fuoco nelle gambe e i suoi ragazzi (mentre addirittura urlano come spartani durante la corsa) raggiungono per primi l’ultimo cambio (foto) e non c’è putela che tenga perché comunque Scampate non sbaglia niente. Vittoria in 1:03:52 per Scampate e Tripoli battuta ma moralmente integra per la grande prestazione dimostrata.

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Palio di Putin

Cambia la formula quest’anno ma non lo spettacolo. Da un lato Cantone e Il Cerro. Dall’altro lato Scampate e tripoli. Pronti via Cantone parte bene ma tripoli ha qualcosa in più e conclude il proprio giro in leggero vantaggio. Cambio putèin e partono Cerro e Scampate per continuare questa ipotetica staffetta. Tutto bene fino al cambio ma dopo il giro del ballone avviene il fattaccio. Il cerro riparte male, una bambina cade e il cerro rimane zoppo e appiedato mentre Scampate va a vincere in sicurezza. Eroico un cantonaiolo del Cerro che da solo trascina la portantina del Cerro sul traguardo. Alla conferenza stampa successiva dirà poi: “non siamo mica venuti qua per portare in giro delle bambole”.

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Vincono dunque la coppia Tripoli – Scampate, non sia mai che Scampate perda un Palio.
Prima delle finali c’è il tempo di osservare ancora una volta una splendida performance degli sbandieratori e musici della Contrada della Corte.

Finalina Tripoli – Cantone

Mentre la finalina sta per cominciare, tutti ripensano all’epilogo dei Putìn come a sicuro presagio per la finale. Cantone si assicura il lato “fortunato” in quanto un cavallo durante il corteo ha provveduto a “benedirlo”. Tripoli non crede alla scaramanzia, ma persevera con la soluzione del cambio “a tuffo” della sua putela. Rischioso e pericolosissimo ma da oggi brevettato. Va tutto bene però perché alla fine tripoli la spunta e non di poco su cantone, che invece risulta più macchinosa e anche meno potente durante la corsa. 1:05:45 il tempo finale per tripoli. Cantone si assicura per il secondo anno consecutivo la pala del bergamino e il passaggio sull’asino.

La gente accorre in piazza ed affolla sistematicamente su tutti i balconi affacciati a via Fratelli Cervi. La tensione sale e c’è il pubblico delle grandi occasioni in piazza. Anche il Vate, dal suo balcone, assiste divertito con un gruppo di ultras alla manifestazione.

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Finale. Il Cerro – Scampate

Sono le 18:45 quando in cielo si alza il drone e tutto può succedere, in questa incredibile ed entusiasmante finale. E’ ben la 6° volta che i due cantoni in questione si scontrano in finale e tutti sanno come è andata le precedenti 5 volte. Ma la statistica è una cosa che non interessa al Palio, e quindi quando il mossiere spara, gli 8 ragazzi si involano come pazzi al primo vertiginoso cambio. I ragazzi sono al limite e le ragazze si prendono qualche rischio. Al primo cambio scampate è avanti di due paia di scarpe. La corsa lungo il rettilineo in salita è più lenta e agitata, i ragazzi cominciano ad essere stanchi. Incredibilmente la gara si mantiene in questo equilibrio fino al cambio successivo, mentre la voce dello speaker si trasforma in quella di un Guido Meda in piedi sul divano.
E’ qui che può e deve decidersi la gara. Le putele scendono, si incrociano, la putela del Cerro inciampa addirittura in un piede della putella avversaria, sono frazioni che possono costare la gara e risale in tuffo sulla portantina sperando di raggiungere i gialloneri..volata finale sul rettilineo..ma quella mezza portantina di vantaggio rimane fino alla fine, chiudendo in 1:03:45 di gioia per i colori di Scampate.

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Vincono sempre loro, onore a il Cerro ad averci provato e mai mollato, ma la forma di parmigiano consegnata dal guardiano oscuro della forma, la alza il capitano Alex Bezzi.

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Anche i piccoli partecipano alla festa e anche per loro c’è il momento di gloria e possono finalmente prendere i meritati applausi.

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Comincia la festa per Scampate, e dopo qualche minuto ce li troviamo già nei locali del circolo a festeggiare a salumi e gnocco fritto.

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Ma non è una vittoria di squadra, è una vittoria del Paese intero. Si aggregano altri corridori e la festa si trasforma in vero e proprio terzo tempo.
Ed è questa festa che conclude la meravigliosa Sagra 2015 e ci proietta già col pensiero, ad un anno di gloria per Scampate, e ad un prossimo Palio.

E che la forza del “guardiano oscuro della forma” sia con voi.

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