IL PALIO 2013 – 14 settembre 2013

Ed eccoci arrivati al tanto atteso “giorno dei giorni 2013”.
Temperatura perfetta. Sole, caldo, condizioni del manto stradale pressoché perfetti. Il percorso viene realizzato in maniera impeccabile dai nostri progettisti capitanati dal Geometrò Diana. Vittorio Bertolini trasferisce metà della sua azienda agricola e anche buona parte della famiglia sul percorso e nella competizione. Il percorso è il medesimo delle ultime due edizioni, e tutto ciò ai padroni di casa di Cantone non dispiace. In questa contesto si da il via alla dodicesima edizione del “Palio dal Putèli”.

L’adunata quest’anno si investe di una novità: la presentazione delle varie formazioni. In ordine d’arrivo 2012 ecco proclamare i nomi dei 31 cantonaioli (Scampate con una defezione in partenza) che dagli spogliatoi risalgono fin sul Sagrato in una passerella trionfale sulle note di “sweet child of mine’ e “eye of the tiger”. La seconda novità è che dopo 11 anni lo speaker d’eccezione diventa Marco Belli, che sostituisce con grande generosità l’indisponibile Fabio Castagnoli. Diversi rumors però sostengono che la presunta indisposizione sia dovuta ad un mancato accordo sull’ingaggio…

Sempre folto e nutrito il gruppo dei bambini della scuola dell’infanzia, quest’anno rappresentati dagli Orsetti, che portano trionfalmente in corteo il “palio di putin” accompagnati dalle sempre generose mamme e tate.

Tutto il pubblico è pronto e anche ben informato, in quanto nei trepidanti minuti di attesa sono in tanti a leggere le ultime indiscrezioni dalla “rosa”, già pubblicata anche su questo sito nei giorni scorsi.

Prima semifinale: Cantone-Scampate

Tempo di arrivare in piazza e richiamare le squadre per la prima e decisiva semifinale. I bookmakers l’hanno pronosticato: dalla prima semifinale uscirà il vincitore. Si affrontano Scampate dall’alto dei suoi 7 palii e Cantone, che negli ultimi anni è quella che ha meglio figurato, nonché campione in carica. Gli “oxygen boys” di scampate sembrano nettamente più prestanti ma attenzione, sono in un uomo in meno.. Anche la putèla però sembra favorire i villani.

Dal balcone dei giudici la pistola del Mossiere sancisce il via. Alle “balle del Vate”, alla prima discesa della putèla siamo ad un testa a testa totale. La conferma della potenza dei giallo-neri però arriva sul successivo rettilineo dei finanzieri. Scampate recupera e distacca Cantone, che pochi metri prima della “stazione di posta” addirittura inciampa e rovina per terra causa un infortunio ad un cantonaiolo (Strozzi). La putèla è bravissima però nel non farsi male e nel recuperare immediatamente portantina e stazione di cambio. Dall’altro lato invece Scampate compie lo scempio. Prima si incespica nella fermata, poi la putèla non trova la strada per girare intorno alla balla di fieno, dopodichè i scampatesi decidono inspiegabilmente di girare la portantina e ultimo ma non meno importante, ripartono in 3 su 4 accorgendosene dopo pochi metri, quando Cantone è già ripartita… Ripartita e lanciata, perché il secondo treno di Cantone è imprendibile nel rettilineo, e stavolta azzecca anche un cambio perfetto e quando taglia il traguardo il campo di gara è incredulo: Scampate non accede alla finale per la prima volta in dodici anni. I giudici vengono richiamati dal CO per validare il momento della caduta: risultato, non sembrano esserci state scorrettezze macroscopiche, viene quindi confermato il risultato. Per cantone però pesa l’ombra dell’infortunio (non grave per fortuna) al cantonaiolo Strozzi detto “Honder”.

Seconda semifinale: Tripoli – Il Cerro

Mentre i giudici sono alle prese con le discussioni del “cambio si-cambio no” della putela di Cantone riguardando la moviola decine di volte, si preparano con grande incertezza le due contrade meno vincenti di Montecavolo. Pronti via, anche questa volta perfetta parità alle “balle del vate”, ma, inaspettatamente, tripoli riparte con una bella manciata di secondi di vantaggio. Il Cerro prova il recupero ma stessa scena al cambio. La putèla di Tripoli è il valore aggiunto di questa squadra, corre il doppio intorno alle balle e si lancia su e giù dalla portantina. Sull’ultimo rettilineo dei finanzieri il Cerro prova un disperato aggancio ma ancora una volta il giro della putèla regala a tripoli una vittoria tranquilla. Onore al Cerro che dimostra di andare molto forte, ma che impressione la putèla di Tripoli che praticamente regala a tripoli l’accesso alla terza finale della sua storia.

Dopo le semifinale grande spettacolo degli sbandieratori della maestà della Battaglia giunti numerosi e rumorosi ad accompagnare il palio dal Putèli.

Palio di Putin.

L’abbinamento è quello delle semifinali, ma in questo caso il verdetto è sempre imprevedibile.

Partono Il Cerro contro Scampate e incredibile ma vero al passaggio di consegne delle portantine il Cerro ha staccato Scampate e passa la portantina ai vicini del Tripoli. Scampate consegna a Cantone che però insegue tripoli e mai riuscirà a raggiungere. Vittoria a Tripoli e Il Cerro e un grande e caloroso applauso del pubblico a questi piccoli grandi futuri corridori del Palio.

Finalina: Il Cerro – Scampate

Davide contro Golia se consideriamo che negli ultimi 4 anni il Cerro è sempre arrivato ultimo e Scampate è la dominatrice di sempre. Il Cerro ha quindi perso le sue ultime 9 gare consecutive e Scampate è arrabbiata per aver perso malissimo la semifinale, motivo per cui i bookmakers sospendono le scommesse. Troppo facile prevedere l’epilogo. Ma si sa che il palio è magico quanto profetico.

Pronti via, il pubblico però tra Anquetil e Poulidor preferisce l’eterno perdente e quindi la “cantera” si trasforma pro Cerro, ma questo non distrae i colossi di Scampate che da 10 anni sono abituati a correre in queste condizioni. Pronti via, grande equilibrio e al cambio la putèla del Cerro regala qualche decimo di secondo di vantaggio che però i ragazzi di scampate recuperano nel rettilineo in salita, come fatto con Cantone in semifinale. Stessa storia al secondo cambio, la Putèla del Cerro ha imparato la lezione della semifinale e riguadagna la parità. Al secondo treno di scampate manca però una ruota e quindi le due formazioni effettuano il rettilineo dei finanzieri in perfetta parità. Bellissime le immagini dei cantonaioli che si guardano negli occhi mentre sfrecciano a tutta velocità lungo la discesa. Si arriva all’ultimo decisivo cambio perfettamente in parità. Le putèle scendono insieme ma è quella del Cerro a ripartire prima con un grande giro di boa finale. I metri di vantaggio e la stanchezza dei ragazzi di scampate però diventano insuperabili e il Cerro vince con distacco regalando un momento storico a tutta la piazza. Dopo 4 anni si scende dall’asino e si molla la pala, e la si consegna niente popodimeno che agli storici rivali di Scampate. Per il Cerro è quasi come una vittoria. I tifosi di Scampate invece, rimangono increduli e basiti.

Finale Cantone-Tripoli.

Cantone, rimaneggiata chiede alla giuria di poter schierare il suo dirigente, Matteo Grassi come sostituto dell’infortunato “Honder”. Il CO accetta la proposta, ma il pubblico non crede a questa ultima disperata mossa. Crede nella potenzialità di tripoli e della sua putèla. In questo modo si arriva all’ultima decisiva sfida. Pronti via. Cantone parte forte e la sua putèla non sfigura al giro di boa. Cantone riparte leggermente davanti ma siamo pressochè pari. Al cambio stessa situazione e leggero vantaggio di Cantone. Ma come visto con scampate, sul rettilineo dei finanzieri in discesa, il secondo treno di Cantone è strepitoso, mentre invece il secondo treno di Tripoli sembra decisamente più affaticato. Si arriva all’ultimo cambio con qualche metro di vantaggio per cantone che però sa ben gestire, Tripoli prova un disperato riavvicinamento, ma non c’è più niente da fare, Cantone da outsider diventa solida certezza. Se non fosse stato per quel palio perso per 30 cm nel 2011 sarebbero 3 i palii infilati consecutivamente. Che ci vogliate credere o no, la vera squadra da battere adesso ha definitivamente un altro nome e non sarà facile perché gioca in casa: Cantone.

Il vate è talmente emozionato che non riesce nemmeno a pronunciare il fatidico discorso. Il Palio viene consegnato dunque dal figlio del Vate, detto “Vatinho”, e per Cantone può cominciare la festa e un altro anno di onore.

Onore ai vinti che hanno dimostrato grande valore e coraggio e complimenti ancora a tutti quelli che hanno contribuito a regalare a Montecavolo ancora un’edizione di questa fantastica manifestazione.

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